24/08/12

PARIS --- maison&objet

Dal 5 al 12 le seggioline degli orsi e (...) saranno accolte all'interno dello stand di Mariavera Chiari MV% a Parigi, Maison&Object, HALL 6, n°28, tra cubetti e macchinine in ceramica da provare e lanciare ad alta velocità...
Io (Antonella) raggiungo Mariavera il 9 Settembre e mi fermo a Parigi fino al 13 di Settembre per "prendere appunti".












 


20/08/12

10 GG (di vacanza)

L'Arca chiude per 10 gg (da sab 25 Agosto a martedì 4 Settembre).
Andiamo, come si dice, in vacanza. Saremo in viaggio ai 50 km/h, con macchina a finestrini abbassati.
Sarà un viaggio "a cuore scalzo" in una terra in cui, come ho appena letto in una guida turistica con copertina verde (solo io leggo ancora le guide...specie con copertina removibile in plastichina verde per l'appunto) quando ci si ritorna è sempre la prima volta ed io penso già di trovarmi concorde con qs intuizione.
...
 
Pubblico a seguito una foto che feci quando ci andai per la prima volta...vedi Salento 2006 con P., M., C, e Si., in direzione casa di Sa.. Questo posto ci piaceva a tutti quanti e non era perchè avevamo tutti studiato sugli stessi libri (di architettura), studiato si fa per dire... per noi era un castello(?), silenzio, cicale, ulivi e un assalto rallentato di biciclette in volo, una battaglia coi piedi sopra il cuore, come canta Gazzè.
Se sarà di nuovo così, se troverò nuovi castelli e una battaglia da affrontare, vi racconterò.
A presto.
Ci rivediamo il 5 Settembre, in Arca.

PS.
Non sempre quando si ripercorre la stessa strada si ha modo di trovare nuove storie da leggere o da ascoltare...anche se a dire la verità chi le scrive le storie se non noi che ci troviamo a passare per quelle determinate strade? E chi le ascolta se non noi che le abbiamo scelte quelle canzoni che vogliamo ascoltare? Bhè insomma, io qui, in questa terra GialloAzzurra, penso di poter raccontare a chi mi ascolta nuove storie. E una bambina riccia tra le 21 e le 23 di sera la trovo di sicuro che aspetta il mio racconto. Anzi che non vuole dormire perchè vuole un'altra storia ancora... ed io, che sonno.
PS. bis
dovevo mettere il PS precedente sotto la foto, sotto di tutto ma qs mattina il testo mi si appiccica male alla foto e lo lasci qui. Forse qs è il suo posto.










01/08/12

L'ACCA IN FUGA di Gianni Rodari

C'era una volta un'Acca. Era una povera Acca da poco: valeva un'acca, e lo sapeva. Perciò non montava in superbia, restava al suo posto e sopportava con pazienza le beffe delle sue compagne. Esse le dicevano:
E così, saresti anche tu una lettera dell'alfabeto? Con quella faccia?
Lo sai o non lo sai che nessuno ti pronuncia?
Lo sapeva, lo sapeva. Ma sapeva anche che all'estero ci sono paesi, e lingue, in cui l'acca ci fa la sua figura.
" Voglio andare in Germania, - pensava l'Acca, quand'era- più triste del solito. - Mi hanno detto che lassù le Acca sono importantissime ".
Un giorno la fecero proprio arrabbiare. E lei, senza dire né uno né due, mise le sue poche robe in un fagotto e si mise in viaggio con l'autostop.
Apriti cielo! Quel che successe da un momento all'altro, a causa di quella fuga, non si può nemmeno descrivere.
Le chiese, rimaste senz'acca, crollarono come sotto i bombardamenti. I chioschi, diventati di colpo troppo leggeri, volarono per aria seminando giornali, birre, aranciate e granatine in ghiaccio un po' dappertutto.
In compenso, dal cielo caddero giù i cherubini: levargli l'acca, era stato come levargli le ali.
Le chiavi non aprivano più, e chi era rimast6 fuori casa dovette rassegnarsi a dormire all'aperto.
Le chitarre perdettero tutte le corde e suonavano meno delle casseruole.
Non vi dico il Chianti, senz'acca, che sapore disgustoso. Del resto era impossibile berlo, perché i bicchieri, diventati " biccieri", schiattavano in mille pezzi.
Mio zio stava piantando un chiodo nel muro, quando le Acca sparirono: il " ciodo " si squagliò sotto il martello peggio che se fosse stato di burro.
La mattina dopo, dalle Alpi al Mar Jonio, non un solo gallo riuscf a fare chicchirichi': facevano tutti ciccirici, e pareva che starnutissero. Si temette un'epidemia.
Cominciò una gran caccia all'uomo, anzi, scusate, all'Acca. I posti di frontiera furono avvertiti di raddoppiare la vigilanza. L'Acca fu scoperta nelle vicinanze del Brennero, mentre tentava di entrare clandestinamente in Austria, perché non aveva passaporto. Ma dovettero pregarla in ginocchio: Resti con noi, non ci faccia questo torto! Senza di lei, non riusciremmo a pronunciare bene nemmeno il nome di Dante Alighieri. Guardi, qui c'è una petizione degli abitanti di Chiavari, che le offrono una villa al mare. E questa è una lettera del capo-stazione di Chiusi-Chianciano, che senza di lei
diventerebbe il capo-stazione di Ciusi-Cianciano: sarebbe una degradazione
L’Acca era di buon cuore, ve l’ho già detto. È rimasta, con gran sollievo del verbo chiacchierare e del pronome chicchessia. Ma bisogna trattarla con rispetto, altrimenti ci pianterà in asso un'altra volta.
Per me che sono miope, sarebbe gravissimo: con gli "occiali" senz’acca non ci vedo da qui a lì.
Ora vado in libreria.
Torno subito.
A.